Roma, 14 agosto 2025 (Agenbio) – Osservare una dieta in gravidanza, può prevenire lo sviluppo di future allergie, mentre il bebè è nel pancione? Se lo chiedono i ricercatori impegnati in uno studio finanziato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid). L’obiettivo è valutare se il consumo di arachidi e uova durante la gravidanza e l’allattamento, protegga i neonati prevenendo lo sviluppo di precoci di allergia a questi alimenti. Le allergie alimentari colpiscono circa l’8% dei bambini negli USA, talvolta con reazioni gravi o potenzialmente letali. Arachidi e uova sono tra gli allergeni alimentari più comuni nella prima infanzia. Lo studio riguarderà madri in gravidanza, non allergiche a questi alimenti, ma i cui neonati sono ad alto rischio perché nella famiglia materna c’è un parente con una malattia allergica. “Introdurre allergeni alimentari come arachidi e uova nella dieta dei neonati intorno ai 4-6 mesi di età si è dimostrato un elemento importante per la prevenzione delle allergie alimentari, ma per alcuni bambini questo intervento arriva troppo tardi – evidenzia Alkis Togias, responsabile della Divisione allergie, asma e biologia delle vie aeree del Niaid -. Abbiamo bisogno di strategie aggiuntive e più precoci per contribuire a prevenire lo sviluppo di allergie alimentari nei bambini ad alto rischio”. Ancora prima di consumare prodotti a base di arachidi o uova, il sistema immunitario produce già un anticorpo chiamato immunoglobulina E (IgE) contro questi alimenti. Lo studio vuole determinare l’efficacia dell’inclusione di arachidi e uova nella dieta delle mamme prima e dopo il parto per impedire ai bambini di sviluppare IgE contro questi alimenti ancora prima di consumarli in prima persona. Saranno coinvolte 504 coppie madre-bambino, 1/4 alla University of Rochester Medicine di Rochester, New York, e 3/4 altrove. Le madri saranno assegnate in modo casuale al consumo o all’eliminazione di arachidi e uova. I ricercatori forniranno indicazioni sulle quantità di arachidi e uova da consumare settimanalmente o su come evitarle, a seconda dei casi. Le madri saranno incoraggiate ad alimentare i loro bambini esclusivamente con latte materno per almeno 3 mesi. L’obiettivo è conoscere la percentuale di neonati in ciascun gruppo il cui sangue presenta IgE contro arachidi, uova o entrambi gli alimenti all’età di 4-6 mesi. I ricercatori e tutti colori che sono coinvolti nella valutazione e nell’analisi dei dati, non sapranno le coppie a quali gruppi appartengono e saranno monitorate fino al compimento del primo anno di età dei bambini. Lo studio, chiamato ‘Expecting Mother’s Study of Consumption or Avoidance of Peanut and Egg’ (Escape), sarà condotto da Kirsi Järvinen-Seppo, responsabile del Dip. di allergologia e immunologia pediatrica e Distinguished Professor di allergologia pediatrica all’università di Medicina di Rochester. Si stima che i risultati saranno disponibili nel 2029. (Agenbio) Mmo 09.00