Virus West Nile: le vittime salgono a 20, l’ultima in Lombardia

Roma, 12 agosto 2025 (Agenbio) Il virus della zanzara del Nilo fa paura, i dati dicono che sono complessivamente 20 le morti per l’infezione da West Nile avvenute in Italia dall’inizio dell’anno. Il totale dei casi è di almeno 179. Rispetto ai dati dell’ultimo aggiornamento dell’Istituto Superiore di Sanità, del 7 agosto scorso, ai 5 decessi non ancora notificati nella piattaforma nazionale si sono aggiunti i due avvenuti nel Lazio, ad Aprilia e a Cori, quello registrato a Capua (Caserta) e quello avvenuto in Lombardia, nel Milanese.
La vittima più recente del virus del Nilo Occidentale, trasmesso dalle zanzare del genere Culex, è un uomo di 90 anni di Paderno Dugnano, morto nell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, dove era ricoverato per patologie pregresse. Un uomo di 85 anni è morto nel Lazio.  I nuovi casi notificati dopo l’aggiornamento dell’Iss del 7 agosto sono stati almeno sei (due a Catanzaro, uno a Roma, uno a Trento, uno nel Biellese e uno a Oristano) e si aggiungono ai 173 casi confermati in Italia dall’inizio dell’anno. Di conseguenza, il numero complessivo dei casi sale ad almeno 179. Gli esperti continuano a ribadire che non bisogna fare allarmismo e che i casi registrati sono del tutto sovrapponibili a quelli degli anni precedenti sulla base dei dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità sul suo sito, a partire dal 2012. La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate, è del 15%, rileva l’Iss. Nel 2018, con 618 casi e 49 decessi, era stata del 20% e nel 2024, con 28 casi e due decessi segnalati al 31 luglio, era stata del 14%. A novembre 2024, però, il numero complessivo dei casi era salito a 484, con 36 decessi.
Al novembre 2023 si sono registrati 332 casi e 27 decessi e nello stesso periodo dell’anno precedente i casi erano stati 588 e i decessi 37. Intanto continuano le campagne di disinfestazione soprattutto nelle aree a rischio. Per proteggersi dal virus West Nile, è fondamentale prevenire le punture di zanzara, dato che non esiste un vaccino per l’uomo. Le principali misure di prevenzione includono l’uso di repellenti per insetti, l’indossare abiti che coprano il corpo, soprattutto all’alba e al tramonto (quando le zanzare sono più attive), e l’eliminazione di ristagni d’acqua che permettono alle zanzare di riprodursi. (Agenbio)