Roma, 30 luglio 2025 (Agenbio) – Dai precari del Cnr alle proroghe negli Usr: il decreto università è legge. Nel testo che ha avuto ieri l’ok definitivo della Camera anche più risorse al piano Ricerca Sud. Questi alcuni dei punti qualificanti il Decreto Università diventato legge. “Con l’approvazione definitiva di questo decreto – dichiara il ministro ministro per l’Università e la ricerca Anna Maria Bernini – mettiamo a disposizione del sistema universitario e della ricerca italiana oltre 300 milioni di euro di investimenti mirati. Si tratta di una svolta concreta che dimostra la centralità strategica che attribuiamo alla scienza e all’innovazione per la competitività del nostro Paese”.
Ben 160 milioni saranno utilizzati per potenziare le infrastrutture scientifiche, 150 milioni per il Piano Ricerca Sud. Il decreto prevede che il Mur promuova e finanzi, attraverso apposite risorse, l’attività scientifica e tecnologica degli Enti vigilati e, in particolare, specifici programmi e progetti, anche congiunti, nonché le infrastrutture di ricerca e le collaborazioni nazionali e internazionali. L’intervento premia le linee progettuali, attraverso l’assegnazione di parte delle risorse del Foe, che promuovono l’innovazione e il progresso tecnologico della ricerca. Per l’attuazione è autorizzata la spesa di 40 milioni per l’anno 2025 e 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. (Agenbio)