Da pianeti “ciottoli” possibile risalire alla nascita del sistema solare

Roma, 18 luglio 2025 (Agenbio) – Scoperti i “ciottoli”, piccoli corpi celesti che formano i pianeti attorno a due giovani stelle, come fu per Giove 4,5 miliardi di anni fa. I dischi di formazione planetaria “protoplanetari” sono stati individuati in orbite simili a quelle di Nettuno attorno alle giovani stelle DG Tau e HL Tau, distanti circa 450 anni luce dalla Terra. Le osservazioni sono state rivelate al National Astronomy Meeting 2025 della Royal Astronomical Society tenutosi a Durham. “Le osservazioni mostrano che dischi come DG Tau e HL Tau contengono grandi riserve di ciottoli che formano pianeti – dichiara Katie Hesterly, dell’Osservatorio SKA – sufficienti per costruire sistemi planetari più grandi del nostro sistema solare”. La ricerca rientra nel progetto PEBBLeS (Planet Earth Building-Blocks – a Legacy eMERLIN Survey), guidato da Jane Greaves dell’Università di Cardiff. L’indagine utilizza e-MERLIN, una serie di interferometri composti da sette radiotelescopi che si estendono per 217 km nel Regno Unito, collegati da una rete in fibra ottica superveloce all’Osservatorio Jodrell Bank nel Cheshire. È l’unico radiotelescopio capace di studiare i dischi protoplanetari con la risoluzione e la sensibilità richieste per questa scienza. “Siamo così in grado di studiare dove si accumula il materiale solido in questi dischi, ottenendo informazioni su una delle fasi iniziali della formazione dei pianeti” – afferma Greaves. “Decenni fa, si è scoperto che le stelle giovani erano circondate da dischi orbitanti di gas e piccoli granelli come polvere o sabbia – aggiunge Anita Richards del Jodrell Bank Centre for Astrophysics dell’Università di Manchester, coinvolta nella ricerca – un numero sufficiente di granelli per formare Giove potrebbe essere distribuito all’incirca su un’area pari all’intera orbita di Giove, rendendo questa osservazione facile da effettuare con telescopi ottici e a infrarossi, o con l’interferometro radio submillimetrico ALMA. Quando i granelli si aggregano per formare i pianeti, la superficie di una data massa diventa più piccola e più difficile da vedere”. In una nuova immagine e-MERLIN del disco di DG Tau, i ciottoli delle dimensioni di un centimetro appaiono già formati in orbite simili a quelle di Nettuno, mentre un insieme simile di semi planetari è stato rilevato anche attorno a HL Tau. Un’anteprima di ciò che il telescopio Square Kilometre Array (SKA) in Sudafrica e Australia scoprirà nel prossimo decennio grazie alla sua maggiore sensibilità e scala: “quando nel 2031 inizieranno le verifiche scientifiche con il telescopio SKA-Mid – conclude il dott Hesterly -, saremo pronti a studiare centinaia di sistemi planetari per comprendere meglio come si formano i pianeti”. (Agenbio) Mmo 12.00