Roma, 14 luglio 2025 (Agenbio) – L’Istituto superiore di sanità (Iss) indica sul proprio sito i comportamenti da adottare prima della partenza per le vacanze, fornendo anche consigli e informazioni sulle vaccinazioni necessarie. “Bastano 36 ore per fare il giro del mondo in aereo: un tempo ben inferiore al periodo di incubazione della maggior parte delle malattie trasmissibili che possono essere contratte nei vari Paesi del mondo”. Anno dopo anno, rileva l’Iss, “sono sempre di più le persone che intraprendono viaggi internazionali, anche in Paesi in via di sviluppo che in passato erano mete poco battute: la riduzione del costo dei voli ha offerto a molti, infatti, la possibilità di visitare Paesi lontani. Ma gli oltre un miliardo di viaggiatori che si spostano ogni anno sul pianeta hanno un rischio significativo di ammalarsi e di diventare un veicolo di infezione per altre persone una volta tornati a casa”. Secondo il ministero della Salute, ogni anno sono circa 18 milioni gli italiani che partono per località estere, spesso tropicali. Le vaccinazioni possono rappresentare un efficace metodo preventivo di molte delle malattie che si possono contrarre durante i viaggi. Quando si è in procinto di partire, è bene controllare innanzitutto di essere in regola con le vaccinazioni previste dal programma nazionale. In particolare, in Italia sono obbligatorie le vaccinazioni contro difterite-tetano-pertosse (DTaP), poliomielite (IPV), epatite B (HBV), Haemophilus influenzae b (Hib), morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV).
Inoltre, a seconda della meta del viaggio, saranno consigliati dei vaccini o delle chemioprofilassi specifici contro determinate malattie, consultabili nella pagina dedicata alle vaccinazioni per viaggiatori internazionali.
Oggi nessun Paese richiede più un certificato di vaccinazione contro il vaiolo e contro il colera. Molti Paesi richiedono un certificato internazionale di vaccinazione valido ai viaggiatori che arrivano da zone infette o che abbiano transitato attraverso quelle aree, mentre qualcuno richiede un certificato a tutti i viaggiatori che entrano, inclusi quelli in transito (Africa Equatoriale e America meridionale). Quest’ultimo obbligo va oltre quanto dichiarato nel regolamento sanitario internazionale (International health regulations – IHR), tuttavia la vaccinazione è fortemente raccomandata per i viaggi al di fuori delle aree urbane nei Paesi compresi all’interno delle zone endemiche per la febbre gialla.
Relativamente alla meningite ACWY, alcuni Paesi richiedono un certificato internazionale di vaccinazione a tutti i viaggiatori che entrano, inclusi quelli in transito (Arabia Saudita e la Mecca). Per quanto riguarda invece la malaria, per ogni Paese situato in zone endemiche è raccomandata una chemioprofilassi specifica, in base alle specie e al livello di farmacoresistenza dei parassiti presenti. Su EpiCentro sono inoltre disponibili numerosi argomenti di salute utili per chi si appresta a fare un viaggio. (Agenbio) 09.00