Roma, 9 luglio 2025 (Agenbio) – I farmaci biosimilari, prodotti dopo la scadenza del brevetto, sono un’alternativa per garantire un accesso equo alle cure, soprattutto per i malati cronici, e per mantenere sostenibile il Ssn. È uno dei punti emersi nel convegno annuale dell’Italian biosimilar group (Ibg) di Egualia, che rappresenta l’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines tenutosi a Roma. Il 75% dei farmaci biologici con brevetto in scadenza entro il 2032 non ha biosimilari – medicinali meno costosi ma ‘simili’ per qualità, efficacia e sicurezza ai farmaci biologici di riferimento. I medicinali biosimilari sono una leva concreta per garantire la sostenibilità del sistema sanitario, liberando risorse preziose da reinvestire in innovazione e assistenza. Il mancato sviluppo si tradurrà in Europa in un mancato risparmio di 15 miliardi di euro, mentre per l’Italia la stima è di 1,7 miliardi l’anno. (Agenbio) 10.00