Roma, 3 luglio (Agenbio) – I forti cambiamenti climatici avvenuti nel corso del Triassico hanno consentito agli pterosauri, i primi vertebrati volanti apparsi sulla Terra, di affinare le loro capacità di volo e di sfruttarla per diffondersi in vaste aree del pianeta. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Nature Ecology&Evolution.
L’evoluzione di questi dinosauri volanti è avvolta nel mistero perché nelle tracce fossili disponibili la loro comparsa avviene all’improvviso e risultano già perfettamente capaci di volare sbattendo le ali, senza che si riescano a trovare negli stessi siti fossili di un loro predecessore con adattamenti intermedi. Secondo gli autori dello studio, questi antichi rettili potrebbero essersi evoluti altrove e successivamente aver raggiunto le aree dove sono stati trovati i loro fossili, dunque quando avevano già sviluppato la capacità di volare. Sul luogo in cui questi rettili avrebbero imparato a volare, l’ipotesi è che si tratti delle dense foreste pluviali del Triassico, che li ha abituati a svolazzare per brevi tragitti e in spazi ristretti, a vivere sugli alberi e utilizzare le loro fronde per nascondersi dai predatori e, forse, per aiutarsi nel decollo. Secondo gli scienziati, poi, gli stravolgimenti climatici che sono intervenuti li hanno portati a migrare e a diffondersi rapidamente, sfruttando così e potenziando la loro capacità di volare. (Agenbio) Etr 10.00