“Novità: arriva il rating del Biologo”: l’editoriale di Vincenzo D’Anna in uscita sul numero di giugno 2025 del Giornale dei Biologi

“L’ingiustizia più grande è quella di fare parti eguali tra diseguali”. Lo diceva don Lorenzo Milani, famoso prete pedagogo che negli anni Sessanta del secolo scorso vergò pagine bellissime sui mali della scuola italiana. Fondatore, a Barbiana, nel cuore del Mugello, di un’esperienza educativa sperimentale, il celebre sacerdote fiorentino riuscì a dimostrare come non esistessero studenti meno intelligenti o meno portati ma solo ragazzi che, non avendo famiglie in grado di seguirli adeguatamente, non riuscivano a reggere il confronto con i loro “pari età” più fortunati. Insomma: si trattava semplicemente di giovani che andavano aiutati, compresi, spronati e seguiti dai loro insegnanti, cosa che non avveniva tra i banchi della scuola dell’obbligo. Ho preferito iniziare da questo particolare aneddoto storico solo per rilevare come per anni la categoria dei biologi italiani abbia dovuto accogliere, tra le proprie fila, schiere di laureati che, pur avendo sostenuto un maggior numero di esami rispetto ai predecessori, erano poi giunti alla fine del loro percorso di studi meno preparati. Per non dire che siamo stati infarciti di iscritti provenienti da corsi di laurea triennali incongruenti e con magistrali telematiche in nutrizione. Gente che del biologo ha poco o nulla, ma che ha infoltito a dismisura il segmento della nutrizione.

Quel che è peggio però è che, i biologi del terzo millennio, nella gran parte dei casi, siano poi risultati solo minimamente instradati circa la conoscenza dei principali rudimenti della pratica professionale. Da questo disorientamento è derivata forse anche la scarsa conoscenza del “mestiere” da esercitare. Un mestiere che pure poteva (e può) essere scelto tra le ottanta diverse possibilità offerte dalla legge istitutiva della professione di biologo (la n. 369 del 1967) la quale offre – è sempre bene ricordarlo – una svariata gamma di specifiche competenze professionali. Ebbene, l’aver costruito, nella precedente consiliatura del nostro Ordine, l’Albero delle Opportunità per indicare precisamente quali e quante siano le strade che i biologi possono percorrere, ha rappresentato, in tal senso, un decisivo passo avanti per le nuove generazioni. Ancor più d’ausilio per i biologi del futuro saranno le Scuole di Formazione sul campo che la Fondazione Italiana Biologi (FIB) si appresta, via via, ad aprire nelle diverse regioni d’Italia. Scuole in Genetica & Genomica, Bio Informatica, Biologia Marina, Nutrizione, PMA & Embriologia, Eco Tossicologia Ambientale, Microbiologia, Filiera Agro Alimentare e Sicurezza solo per citarne alcune. Collegata a questa lodevole iniziativa sta per arrivare la nuova classificazione delle competenze professionali dei biologi aggiornate, sulla scorta di tutte le specialità (vecchie e nuove) professionali che dal 1967 al 2025 sono state progressivamente introdotte nel novero delle professioni praticabili. In questa norma verrà prevista anche la tripartizione dell’Albo degli iscritti che sarà pertanto diviso in Biologi Generali, Biologi Ambientali e Biologi Nutrizionisti. Questi ultimi saranno finalmente riconosciuti come tali da una norma di legge.

Insomma, l’attuale Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), succeduta al disciolto ONB, sta lavorando sempre più per plasmare un Ordine che stia realmente al passo con i tempi e che fornisca agli iscritti quel che loro maggiormente occorre, oltre ai servizi, alle informazioni, alla formazione, alla tutela dei diritti (in ogni sede) ed alla lotta contro gli abusivi. Un lavoro che certo richiede sforzi personali, capacità e risorse economiche. Eppure, a fronte di tutto questo, nonostante gli sforzi e l’impegno fin qui profusi per il bene della categoria, sono ancora molti gli indifferenti, i disinformati, gli apatici ed i pretenziosi che hanno scambiato e ancora scambiano l’Ordine per una sorta di tutor personale che dovrebbe preoccuparsi di bussare alle loro porte o, peggio ancora, per una specie di ufficio di collocamento, considerando l’Ordine stesso il ricettacolo di ogni critica preconcetta e spesso basata sull’ignoranza delle questioni poste sul tappeto. Ebbene, a costoro riserviamo una grossa novità: sta per arrivare il rating del biologo. Sì, avete letto bene: si tratta proprio di un indice di giudizio di affidabilità, di un valore in grado di descrivere compiutamente chi segue le vicende, le informazioni, le opportunità e le tutele che la FNOB fornisce, quotidianamente, a ciascun iscritto. Tale modello potrà essere adottato anche dagli Ordini territoriali qualora essi volessero verificare il buon fine delle loro molteplici iniziative ed il grado di attenzione ricavatone. Insomma, grazie al rating, potremo verificare chi realmente c’è e chi invece se ne frega, chi collabora e chi pensa di dover pagare una tassa per esercitare. Lo faremo sulla base di indici obiettivi che saranno resi noti per tempo a tutti.

Avere un indice che superi il limite minimo consentirà all’iscritto di poter continuare ad usufruire gratuitamente della formazione, degli eventi, dei contributi economici erogati per Master e Summer School; delle borse di studio, dei patrocini e del sostegno finanziario alle iniziative da loro stessi proposte, per non dire delle tante altre gratificazioni in cantiere. Coloro che, invece, si manterranno al di sotto della soglia di “sufficienza” potranno beneficiare unicamente dei servizi di base e regolamentari. Intendiamoci: non toglieremo ciò che è dovuto ma solo quel surplus che, gratuitamente, abbiamo sempre cercato di garantire. E lo daremo a chi realmente lo merita, a chi mostra interesse, a chi sceglie di essere informato, a chi si rende partecipe della vita dell’Ordine e non si perde in sterili e compassionevoli lamentazioni. Se tutti vogliamo che la nostra categoria professionale cresca e si affermi ovunque tutti dobbiamo poi sentirci parte di questo sforzo impegnandoci a sostenerlo correttamente. E quindi mai più parti eguali tra diseguali.

di Vincenzo D’Anna

Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi