L’acqua della piscina può rivelarsi fatale: attenzione alle intossicazioni da cloro

Roma, 5 giugno 2025 (Agenbio) – Intossicazione da cloro: è questa la prima ipotesi rispetto al gravissimo incidente accaduto domenica scorsa in una piscina in un impianto nella zona della Borghesiana, alla periferia della Capitale. Cinque bambini sono finiti in ospedale nel pomeriggio dopo un bagno, il più grave, che ha 9 anni, è stato ricoverato in terapia intensiva. La cronaca richiama prepotentemente alla ribalta la pericolosità dei prodotti chimici normalmente utilizzati per la disinfezione delle acque delle piscine, come ad esempio ipoclorito di sodio e di calcio, acido solforico, acido tricloroisocianurico: classificati come pericolosi perché in gran parte corrosivi. A dirlo è il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Alessandro Miani commentando l’incidente.  Miani, ha messo in guardia sull’uso dei prodotti chimici impiegati per la disinfezione delle acque: “Nel caso in cui ipocloriti e cloroisocianurati vengano a contatto con i correttori di acidità cioè acido solforico, cloridrico, possono liberare cloro gassoso, gas tossico per inalazione responsabile di intossicazioni acute anche molto gravi”.  Sostanze come cloro e ammoniaca causano gravi ustioni a naso, gola, occhi, trachea e grandi vie aeree anche solo dopo pochi minuti dall’esposizione. I sintomi possono essere gravi vomito e fino a espettorare sangue. Non sono trascurabili poi congiuntiviti, bronchiti croniche, disturbi neuropsichici, insufficienza renale. (Agenbio) 14.00