Roma 30 aprile 2025 (Agenbio) – Comprendere come la vite reagisce alla carenza d’acqua per sviluppare tecniche agricole più resilienti. È questo l’obiettivo della sperimentazione avviata dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, che si avvale del sistema “Microcosmo”, un simulatore hi-tech di coltivazione sviluppato da ENEA e FOS Spa, all’interno del progetto METROFOOD – PNRR.
Il Microcosmo ENEA-FOS rappresenta una novità assoluta nel panorama della ricerca agronomica. A differenza delle tradizionali serre o camere di crescita, questo strumento consente di coltivare piante in ambiente chiuso o estremo, ma utilizzando comunque la terra come substrato. Tra le colture testate finora: vite, olivo, patata, lattuga, pomodoro e basilico. Il sistema è dotato di sensori avanzati per il controllo preciso dei principali parametri ambientali – luce, umidità, temperatura, composizione dell’aria – e sfrutta illuminazione LED a lunghezze d’onda selezionate, così da replicare le condizioni climatiche più disparate con elevata fedeltà.
«Si tratta di una piattaforma innovativa che offre strumenti di altissima precisione per studiare la fisiologia delle piante, l’agronomia, l’ecofisiologia e l’agroecologia», spiega Luigi d’Aquino, ricercatore ENEA e ideatore del Microcosmo.
Nel caso specifico della vite, i ricercatori del Santa Chiara Lab impiegheranno il Microcosmo per simulare condizioni di stress idrico e osservare la reazione dei portainnesti, fondamentali per garantire resistenza e produttività nelle nuove varietà. «Utilizziamo portainnesti selezionati attraverso un impianto aeroponico, in collaborazione con le Università di Padova e Milano», afferma Giampiero Cai, responsabile scientifico del Lab. «Studiare questi materiali in condizioni controllate ci consente di anticipare gli effetti dei cambiamenti climatici e supportare il settore vitivinicolo con dati scientifici utili per migliorare la sostenibilità e ridurre i rischi ambientali ed economici.»
Il simulatore è stato fornito al Santa Chiara Lab dalla società Piano Green, spin-off di FOS Spa dedicata al settore Agritech. «Abbiamo trasformato una visione scientifica in un prodotto concreto per la ricerca applicata -dichiara Giorgio Allasia, COO della Business Unit Engineering & Technology Transfer di FOS- Il nostro obiettivo era creare un dispositivo capace di supportare lo scale-up della sperimentazione scientifica in ambito agricolo e ambientale.»
«La collaborazione tra industria e ricerca è la chiave per lo sviluppo di tecnologie sostenibili. Con Piano Green vogliamo posizionarci come partner strategici di istituzioni impegnate nella ricerca di alto livello», aggiunge Fabienne Moretta, CEO di Piano Green. «La partnership con l’Università di Siena dimostra il valore dell’innovazione made in Italy e della cooperazione tra enti pubblici e imprese.»
Attraverso il Microcosmo, si apre quindi una nuova frontiera per la sperimentazione agricola, con ricadute concrete sulla gestione della risorsa idrica e sull’adattamento dell’agricoltura alle sfide climatiche del futuro. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:00