Vivere a contatto con la natura in gravidanza protegge il benessere del neonato

Roma, 30 dicembre 2025 (Agenbio) – Vivere in un ambiente ricco di spazi verdi durante la gravidanza può aiutare a proteggere il neonato dagli effetti biologici dello stress materno. È quanto emerge da uno studio condotto dal Laboratorio di Psicobiologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia e dell’Irccs Fondazione Mondino, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry. La ricerca ha analizzato il legame tra ansia materna in gravidanza, esposizione a spazi verdi e alcuni meccanismi epigenetici che coinvolgono il gene BDNF, coinvolto in processi chiave come lo sviluppo cerebrale e la neuroplasticità. Alterazioni epigenetiche di questo gene alla nascita potrebbero rappresentare potenziali marcatori di vulnerabilità precoce. In particolare, i ricercatori hanno esaminato i livelli di metilazione del gene alla nascita, un processo biologico che contribuisce a regolare quanto un gene viene “attivato” o “spento” e che in parte riflette l’impatto delle esperienze prenatali sullo sviluppo fetale. Lo studio ha coinvolto 110 diadi madre-bambino, reclutate nell’ambito di un progetto longitudinale multicentrico condotto tra 2020 e 2023. I risultati mostrano che livelli più elevati di ansia materna sono associati a modifiche biologiche nel neonato, ovvero un aumento della metilazione del gene BDNF alla nascita, ma solo quando la gravidanza avviene in contesti urbani poveri di spazi verdi. Al contrario, tale associazione non emerge nei contesti caratterizzati da una maggiore disponibilità di spazi verdi, suggerendo che vivere in zone ad alta densità di verde vicino a casa possa esercitare un effetto protettivo sull’impatto biologico dello stress prenatale. (Agenbio) Etr 12:00