Roma, 30 dicembre 2025 (Agenbio) – Disturbi alimentari nelle future mamme possono aumentare il rischio di problemi respiratori infantili. A evidenziarlo è una ricerca europea, pubblicata sulla rivista Thorax, alla quale ha partecipato il progetto NINFEA, la più grande coorte italiana arruolata tramite Internet, che raccoglie dal 2005 dati su più di 7000 coppie di mamme e bambini sull’intero territorio italiano. La prevalenza dei disturbi alimentari materni prima della gravidanza variava da quasi l’1 al 17 per cento nelle sette coorti analizzate, mentre la prevalenza di depressione/ansia coesistente tra le donne con disturbi alimentari variava dall’11 al 75 per cento. La prevalenza del respiro sibilante in età prescolare variava dal 21 a quasi il 50 per cento, mentre quella dell’asma in età scolare variava da poco più del 2 a quasi il 17,5 per cento, riflettendo le differenze tra le popolazioni incluse nello studio. Un disturbo alimentare prima della gravidanza è stato associato a un rischio complessivo aumentato del 25 per cento di respiro sibilante in età prescolare, sebbene questo variasse considerevolmente da una coorte all’altra. È stato inoltre osservato un rischio aumentato del 26 per cento di asma in età scolare, un risultato che risultava molto più coerente tra le coorti. Questi rischi aumentati si sono solo leggermente attenuati dopo aver escluso le madri affette da depressione o ansia. Associazioni simili con l’asma in età scolare sono state riscontrate per anoressia nervosa e bulimia nervosa, mentre il respiro sibilante in età prescolare è stato associato solo alla bulimia nervosa. (Agenbio) Etr 13:00
https://thorax.bmj.com/content/early/2025/11/27/thorax-2025-223718




