Roma, 29 dicembre 2025 (Agenbio) – Il più antico fuoco mai acceso dall’uomo risale a circa 400mila anni fa. A dimostrarlo è una scoperta fatta nel Suffolk, nel Regno Unito, dove gli archeologi hanno rinvenuto due frammenti di pirite accanto ai resti di antichi focolai. Sfregata contro la selce, la pirite produce scintille: una prova chiara che il fuoco non fu casuale, ma acceso intenzionalmente. La scoperta, pubblicata su Nature e guidata dal British Museum con la partecipazione dell’italiana Silvia Bello, suggerisce che a usare questi strumenti siano stati Neanderthal primitivi, molto prima dell’arrivo dell’Homo sapiens in Europa. Gli scavi, condotti in una vecchia cava d’argilla vicino a un lago, hanno restituito utensili di selce, resti di animali e sedimenti segnati da ripetute combustioni. Questo ritrovamento retrodata di centinaia di migliaia di anni la capacità umana di accendere il fuoco. Non solo per scaldarsi o cucinare, ma anche per riunirsi, condividere tempo e conoscenze. Il fuoco, insomma, come primo vero centro della vita sociale umana. (Agenbio) Des 9:00




