Roma, 16 dicembre 2025 (Agenbio) – Perdere peso dopo i 40 anni fa senza dubbio bene al cuore e al metabolismo, oltre che all’aspetto, ma potrebbe avere effetti inattesi sul cervello. A suggerirlo è uno studio dell’Università Ben-Gurion, riportato dal Times of Israel, che pone l’accento su una questione che rischia di aprire scenari finora inesplorati. In base ai risultati dei primi test condotti, la perdita di peso ha migliorato la glicemia, ma ha anche provocato un’infiammazione dell’ipotalamo, area che regola appetito ed equilibrio energetico. Alterazioni simili, spiegano i ricercatori, sono associate a declino cognitivo e patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Gli autori invitano alla cautela: la perdita di peso resta fondamentale, ma è necessario capire come proteggere anche la salute cerebrale durante la dieta. Gli esperti non coinvolti nella ricerca sottolineano che sono necessarie ulteriori ricerche prima di potersi sbilanciare sui reali effetti di quanto supposto. (Agenbio) Des 9:00




