Contratto scaduto: scendono in piazza migliaia di farmacisti. I sindacati: “Federfarma torni a trattare”

Roma, 6 novembre 2025 (Agenbio) – Hanno incrociato le braccia e sono scesi nelle piazze di tutta Italia migliaia di collaboratori farmacisti per il mancato rinnovo del contratto. Sono infatti circa 60mila i dipendenti delle farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, tra farmacisti-collaboratori e personale, che sono in sciopero per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro scaduto nel 2024. Lo sciopero è indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs dopo la rottura delle trattative con la parte datoriale Federfarma.
Le farmacie private convenzionate aderenti a Federfarma sono oltre 18mila sul territorio nazionale. La trattativa si è interrotta dopo l’ultimo incontro del 9 ottobre perché la proposta economica dell’associazione dei titolari di farmacia, pari a 180 euro lordi di aumento complessivo per i prossimi tre anni, è stata giudicata “inadeguata” dai sindacati.  “Le farmacie private sono presidi sanitari e sociali essenziali – sottolineano Filcams, Fisascat e Uiltucs – e la professionalità di farmaciste e farmacisti merita rispetto, riconoscimento e tutele contrattuali all’altezza delle competenze richieste dal servizio”.  “Federfarma torni al tavolo e chiuda rapidamente la trattativa – concludono le tre sigle – dimostrando di voler davvero tutelare chi lavora nelle farmacie private, riconoscendo un contratto che rispecchi il valore reale della professione”. Braccia incrociate fino alle 24.00 di venerdì 7 novembre. Garantiti in ogni caso i servizi minimi da tutte le farmacie aperte, sia di servizio ordinario sia di turno. (Agenbio)