Roma, 16 ottobre 2025 (Agenbio) – Uno studio coordinato dalla Sapienza di Roma, e pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia, svela un dialogo molecolare tra due meccanismi chiave che governano l’espressione dei nostri geni: la metilazione del DNA e i microRNA. La scoperta potrebbe regolare in partenza la formazione delle placche amiloidi, una delle cause principali della neurodegenerazione. La beta-amiloide è prodotta da due enzimi, delle vere e proprie “forbici molecolari”, che tagliano una proteina precursore più grande. Questi enzimi sono codificati dai geni PSEN1 e BACE1. La metilazione del DNA regola la produzione di beta-amiloide attraverso due percorsi: uno diretto, silenziando il gene PSEN1, e uno indiretto, attivando il microRNA protettivo miR-29a che a sua volta spegne il gene BACE1. «Questa scoperta è come aver trovato la chiave di lettura di un processo di cui prima vedevamo solo il risultato finale – spiega Andrea Fuso, coordinatore dello studio –. Abbiamo capito che la cellula non usa un solo interruttore, ma un pannello di controllo integrato in cui DNA e microRNA comunicano per regolare finemente un processo vitale, la cui alterazione è associata alla malattia. Questo è fondamentale per approcciare una patologia fortemente multifattoriale. È una svolta nella comprensione dei complessi meccanismi biomolecolari dell’Alzheimer». (Agenbio) Etr 13:00