Svelate le dinamiche neurali dell’azione condivisa

Roma, 8 ottobre 2025 (Agenbio) – Una ricerca coordinata dall’Università Statale di Milano e dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca ha indagato per la prima volta la dinamica neurale che distingue l’agire insieme dall’agire in parallelo. La ricerca, pubblicata su Social Cognitive and Affective Neuroscience, mostra che i processi neurali distintivi dell’azione condivisa sono profondamente diversi da quelli che regolano il semplice agire “uno accanto all’altro”.
Condividere uno scopo collettivo comporta inizialmente un costo cognitivo, compensato però da una facilitazione nella fase finale dell’azione, probabilmente dovuta alla maggiore prevedibilità dei movimenti del partner.
Grazie alla registrazione simultanea dell’attività cerebrale di coppie di partecipanti tramite elettroencefalografia durante un videogioco, i ricercatori hanno potuto confrontare due condizioni: nella prima i partecipanti trasportavano insieme un oggetto verso una meta condivisa (azione congiunta), nella seconda ciascuno perseguiva un obiettivo individuale, ma parallelo (azione parallela). I compiti avevano pari difficoltà, ma i risultati hanno rivelato differenze sorprendenti.
Sul piano comportamentale, la variabilità tra partner diminuiva quando i partecipanti agivano insieme. Sul piano neurale, invece, è emerso un cambio distintivo di pattern negli ERP (le risposte elettrofisiologiche) durante la preparazione all’azione: nella fase iniziale l’ampiezza era maggiore durante l’azione congiunta, ma nella fase finale – quella della preparazione motoria vera e propria – accadeva l’opposto. Ancora più rilevante, la ridotta ampiezza degli ERP tardivi correlava con la minore variabilità nel comportamento del partner, segnalando che processi cognitivi differenti operano nelle diverse fasi della preparazione all’azione. (Agenbio) Etr 12:00