Helicobater pylori: lo screening potrebbe aiutare dopo un infarto

Roma, 12 settembre 2025 (Agenbio) – Un ampio studio condotto dal Karolinska Institutet e dal Sodersjukhuset in Svezia, pubblicato su JAMA, sostiene che alcuni gruppi di pazienti che hanno subito un infarto, ad alto rischio di emorragia gastrointestinale, traggono beneficio dallo screening per l’Helicobacter pylori. Le emorragie gastrointestinali sono una grave complicanza che colpisce circa il 2% dei pazienti entro un anno da un infarto miocardico, aumentando il rischio di mortalità e di recidive cardiovascolari. Robin Hofmann, autore principale dello studio, sottolinea l’importanza di esplorare nuove strategie per ridurre questo rischio. La ricerca ha coinvolto circa 18.500 pazienti con infarto, distribuiti in 35 ospedali svedesi. Il 50% è stato sottoposto allo screening, e in caso di positività, ad una terapia con antibiotici e inibitori della pompa protonica. L’altro 50% ha ricevuto cure standard. Dopo 2 anni di follow-up, i ricercatori hanno notato una leggera riduzione delle emorragie gastrointestinali nel gruppo sottoposto a screening. I risultati sono molto promettenti, in pazienti con anemia moderata o grave, grazie allo screening il tasso di emorragie gastrointestinali si è quasi dimezzato. “I nostri risultati suggeriscono che lo screening per l’Helicobacter pylori non dovrebbe essere una pratica di routine per tutti i pazienti post-infarto – spiega Hofmann. Tuttavia, il test e il trattamento potrebbero rappresentare un importante complemento per specifici gruppi di pazienti con un elevato rischio di sanguinamento”. I ricercatori continueranno a studiare gli effetti a lungo termine e a identificare con maggiore precisione quali pazienti potranno trarre il massimo beneficio da questa procedura. (Agenbio) Mmo 10.00