Fastball: il nuovo test che anticipa l’Alzheimer anni prima dei sintomi

Roma, 9 settembre 2025 (Agenbio) – Un innovativo test chiamato Fastball potrebbe rivoluzionare la diagnosi dell’Alzheimer, riuscendo a prevederlo ben cinque anni prima della comparsa dei primi sintomi. Il test, della durata di tre minuti, non è invasivo e consiste nell’analizzare l’attività del cervello in risposta a stimoli visivi, scovando precocemente i problemi di memoria legati alla malattia. Il test Fastball non è altro che un elettroencefalogramma (EGG), dove vengono posizionati dei piccoli sensori sul cuoio capelluto mentre il paziente guarda una sequenza di immagini su uno schermo. In questo modo vengono misurate in modo preciso le riposte del cervello agli stimoli visivi, rivelando alterazioni della memoria. Lo studio, pubblicato su Brain Communications, ha coinvolto 53 persone con lieve deterioramento cognitivo e 54 anziani sani per sottoporli al test Fastball e ripetendo l’esame un anno dopo per testarne l’affidabilità. Il risultato è che chi aveva già un declino cognitivo legato ad Alzheimer ha mostrato risposte Fastball più basse rispetto ai soggetti sani, rilevando la correlazione tra attività cerebrale ridotta e deficit di memoria. Inoltre il test ha evidenziato che nel corso dell’anno si è verificata un’ulteriore diminuzione dell’attività cerebrale nei soggetti passati dal deterioramento alla demenza, suggerendo quanto Fastball abbia un ruolo importante nel monitorare precocemente l’Alzheimer.
Nonostante il test non possa prevedere con certezza chi svilupperà la malattia, potrebbe essere uno strumento prezioso per identificare le persone ad alto rischio ed indirizzarle verso gli interventi più adeguati. Bisognerà quindi attendere studi a lungo termine e su gruppi di persone più ampi per confermare le capacità di Fastball come strumento di previsione di disturbi cognitivi. (Agenbio) Alu 10.00