Sindrome da rientro anche per cani e gatti: come aiutarli 

Roma, 2 settembre 2025 (Agenbio) – Tornare dalle vacanze può essere stressante non solo per le persone, ma anche per gli animali domestici. Cani e gatti, infatti, possono manifestare apatia, irritabilità, isolamento o agitazione continua. A spiegarlo è Federico Coccia, veterinario di Ca’ Zampa: “È normale, soprattutto se il viaggio di ritorno è stato lungo. Il passaggio dalla vacanza alla vita di tutti i giorni provoca uno stress da cambiamento ambientale. Serve pazienza: ci vogliono alcuni giorni perché il cane torni alle regole e agli orari di sempre”. Durante le vacanze, il cane ha goduto di maggiore libertà: corse, bagni al mare, passeggiate più lunghe. “Tornare in città significa tre uscite quotidiane e un solo momento al parco. Nei primi giorni il cane può essere nervoso e stressato, perché deve riabituarsi agli orari dei pasti e delle passeggiate”, aggiunge Coccia. Anche l’alimentazione va gestita con attenzione: la qualità del cibo resta la stessa, mentre la quantità può essere leggermente aumentata in vista dell’autunno, gradualmente, perché in estate spesso il cane mangia meno. La sindrome da rientro riguarda anche i gatti, anzi in certi casi più intensamente. “Vivono ambienti chiusi anche in vacanza: casa al mare, albergo, roulotte. Non fanno in tempo ad abituarsi al nuovo ambiente che devono già tornare nella loro casa abituale, il loro vero punto di riferimento”, spiega il veterinario. Al ritorno, quindi, il gatto può isolarsi, annusare ogni angolo della casa e mostrare comportamenti apparentemente strani: sono tutti segnali normali di riadattamento. (Agenbio) Des 10.00