Latte crudo e rischi per i bambini: test e etichette subito

Roma, 1 settembre 2025 (Agenbio) – In Italia si registrano circa 80 casi all’anno di sindrome emolitico-uremica (SEU) nei bambini, di cui circa il 15% legati al consumo di latte crudo e suoi derivati. La vicenda più recente riguarda un bambino di un anno a Padova, ricoverato in gravi condizioni. Secondo Paolo Chiandotto, presidente di Progetto Alice, associazione di genitori e pazienti, servono subito test specifici in tutte le regioni, una campagna informativa nazionale e una nuova etichettatura per i formaggi a base di latte crudo. Chiandotto spiega che solo alcune regioni come Lombardia, Valle d’Aosta, Puglia, Trentino-Alto Adige e basso Piemonte effettuano analisi per individuare la shiga-tossina, prodotta da batteri come l’Escherichia coli, presente in alcuni formaggi. Liguria ed Emilia-Romagna stanno avviando i controlli. I test mirano non solo a rilevare i casi conclamati, ma anche chi, affetto da gastroenterite acuta con diarrea emorragica, potrebbe sviluppare la SEU. La malattia può provocare insufficienza renale acuta, riduzione dell’emoglobina e danni neurologici, con rischio di ricovero in terapia intensiva. Particolarmente vulnerabili sono neonati, bambini, adolescenti, donne in gravidanza, persone fragili e immunodepresse. (Agenbio) Des 13.00