Roma, 4 agosto 2025 (Agenbio) – Un trapianto di fegato in super-urgenza salva 14enne greco da un colpo di calore. Il giovane affetto da anidrosi (una rara malattia congenita che non consente di produrre sudore) è stato portato con un volo sanitario a Torino e salvato da un trapianto di fegato alle Molinette della Città della Salute di Torino. Il quattordicenne si era sentito male ad Atene in Grecia durante un’escursione, complici le temperature elevate, e a nulla erano valsi i tentativi di raffreddare il suo corpo da parte dei sanitari, chiamati dai compagni di passeggiata. Insufficienza epatica acuta tra le conseguenze del colpo di calore. Un’ambulanza giunta sul luogo ha trasportato il ragazzo nel posto sanitario più vicino, dove il paziente è stato raffreddato utilizzando impacchi di acqua e ghiaccio. Nonostante questo, è andato incontro a convulsioni e non ha ripreso conoscenza. Di qui la scelta del trasporto a Torino. I medici greci hanno contattato l’Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo l’attivazione del protocollo di collaborazione con l’Italia per il trapianto di fegato. Tramite il Coordinamento del Centro Regionale Trapianti e del Servizio di Emergenza Sanitaria 118 Piemonte, il ragazzo è arrivato all’aeroporto di Torino Caselle con un volo sanitario dedicato. Trascorse le prime 24 ore senza offerte d’organo compatibili, il professor Renato Romagnoli, direttore del nuovo Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica e dei Trapianti della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ha cominciato a valutare anche quelle con gruppo sanguigno non compatibile con quello del ragazzo. Dopo meno di 60 ore dall’arrivo in Italia, il ragazzo greco è entrato in sala operatoria del Centro Trapianti Fegato di Torino per essere sottoposto ad un intervento più che mai salvavita.
Il trapianto è durato 10 ore ed è stato condotto dal professor Romagnoli con la sua équipe medico-infermieristica, facendo attenzione ad evitare sanguinamenti e manovre che potessero compromettere la stabilità della pressione e della circolazione sanguigna nel cervello del ragazzo.
L’intervento è riuscito, la ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapidissima.
Attualmente il ragazzo è stato estubato ed è sveglio. (Agenbio)