Roma, 4 agosto 2025 (Agenbio) – In uno studio pubblicato su Nature, ricercatori della Duke University hanno scoperto che c’è un sistema di comunicazione diretta tra l’intestino e il cervello che regola l’appetito: un ruolo chiave lo svolgono i batteri intestinali che agiscono come sensori del pasto. Il rapporto tra flora intestinale e la salute è da tempo oggetto di studio. “Eravamo curiosi di sapere se il corpo può percepire i modelli microbici non solo come risposta immunitaria o infiammatoria, ma come risposta neurale che guida il comportamento in tempo reale” – ha affermato il coordinatore dello studio Diego Bohórquez. I ricercatori hanno cercato di comprenderlo, verificando se i batteri intestinali siano capaci di condizionare l’appetito e indagando i meccanismi attraverso cui ciò avviene. Si è così scoperto che, quando mangiamo, alcuni batteri rilasciano una proteina, la flagellina, che viene immediatamente percepita da piccole cellule sensoriali (neuropodi) che si trovano sulla parete dell’intestino. Parte così un segnale diretto al cervello, che secondo i ricercatori potrebbe contribuire a spegnere il senso della fame. Nei test condotti si è osservato che in presenza di flagellina si tende a mangiare meno, eliminandola ci si nutre di più. “Guardando al futuro, penso che questo lavoro sarà particolarmente utile per spiegare come il nostro comportamento è influenzato dai microbi – ha aggiunto Bohórquez -. Un passo successivo sarà indagare su come diete specifiche cambino il ‘paesaggio microbico’ nell’intestino. Potrebbe essere un pezzo chiave del puzzle in condizioni come l’obesità o i disturbi psichiatrici”. (Agenbio) Mmo 11.00