Scoperta relazione tra gli squilibri ormonali femminili e i turni di notte

Roma, 22 luglio 2025 (Agenbio) – Il lavoro notturno può aumentare il rischio di disturbi riproduttivi nelle donne, inclusi cicli mestruali irregolari, squilibri ormonali e complicazioni durante il travaglio. Lo rivela uno studio condotto da Alexandra Yaw e i suoi colleghi della Michigan State University, presentato al congresso ENDO 2025 della Società Endocrina. Metà delle donne esposte a cicli di luce e buio di 12h ciascuno, ha sviluppato cicli mestruali irregolari, squilibri ormonali e segni di compromissione della salute ovarica. Anche chi ha mantenuto cicli regolari ha mostrato alterazioni nei tempi di attività ovarica e uterina, indicando un impatto diffuso dell’esposizione alla luce rotante. Per valutare l’effetto sulla gravidanza, sono stati effettuati test dove è emerso che le donne esposte al modello di lavoro a turni ha avuto un rischio maggiore di complicazioni durante il travaglio. L’esposizione alla luce notturna disturba i ritmi interni del corpo, con effetti diversi tra individui: interrompe il sistema comportamentale e molecolare di cronometraggio circadiano, importante per la tempistica coordinata dei processi fisiologici, causando un rilascio errato di ormoni e funzioni fisiologiche compromesse. Secondo la Yaw, lo studio fornisce una spiegazione biologica ai rischi riproduttivi associati al lavoro a turni. Per le donne è fondamentale essere consapevoli di questi rischi e prendere misure preventive. Chi intende avere un figlio e svolge un lavoro che prevede turni di notte dovrebbe mantenere uno stile di vita sano perché alimentazione equilibrata, esercizio fisico regolare e gestione dello stress aiutano a mitigare gli effetti negativi del lavoro notturno. (Agenbio) Mmo 13.00