Roma, 18 luglio 2025 (Agenbio) – I pomodori selvatici nelle isole Galápagos sono tornati a produrre sostanze scomparse milioni di anni fa per difendersi dagli animali, dimostrando un raro caso di evoluzione “inversa”.
La scoperta, pubblicata su Nature Communications, viene dall’Università della California a Riverside, dove sono stati analizzati più di 30 campioni di pomodori raccolti in varie zone dell’arcipelago. I ricercatori si sono concentrati sulla produzione di alcaloidi, molecole amare tipiche delle piante della famiglia delle solanacee (che comprende anche patate e melanzane), utilizzate come difesa naturale contro insetti e animali erbivori.
I pomodori delle isole orientali producono alcaloidi simili a quelli dei pomodori coltivati moderni, mentre quelli che crescono sulle isole occidentali, dove le condizioni ambientali sono più dure, sintetizzano alcaloidi diversi, con una struttura che richiama quella di antiche varietà di melanzane vissute milioni di anni fa.
Per capire il perché di questo cambiamento, il team ha studiato gli enzimi con cui vengono prodotti gli alcaloidi, scoprendo che la modifica di soli quattro amminoacidi in un singolo enzima è sufficiente a trasformare la produzione chimica da “moderna” a “ancestrale”.
Questa scoperta potrebbe far cambiare la nostra concezione dell’evoluzione, solitamente vista come un processo “a senso unico” e non “circolare”. Secondo Jozwiak, il processo di evoluzione inversa potrebbe teoricamente accadere anche negli esseri umani se le condizioni ambientali cambiassero a sufficienza. (Agenbio) Alu 11.00