Roma, 9 luglio 2025 (Agenbio) – Il genoma umano non è più un mistero, almeno per un gruppo di ricercatori della Sapienza, guidati dalla biologa Simona Giunta, del dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin, che ha decifrato per la prima volta la struttura organizzata dei centromeri, regioni centrali dei cromosomi che finora erano considerate troppo complesse da analizzare. I centromeri giocano un ruolo cruciale nella segregazione dei cromosomi durante la divisione cellulare. Essi sono essenziali per il corretto svolgimento della mitosi e della meiosi, assicurando che ogni cellula figlia riceva il corretto numero di cromosomi. Comprenderne il meccanismo significa istituire una nuova mappa nel territorio genetico umano. Ogni cellula del nostro corpo, per dividersi correttamente, deve copiare in modo preciso il proprio Dna. Al centro di ogni cromosoma si trova il centromero, una specie di “strozzatura” che tiene insieme le due metà simmetriche del cromosoma e svolge un ruolo cruciale in questa delicata operazione. Per decenni i centromeri, composti da lunghissime sequenze ripetitive di Dna, sono rimasti per decenni una zona d’ombra della genetica. La squadra diretta da Simona Giunta è riuscita a scoprire che ogni centromero ha una sua “firma” specifica, come un codice a barre. Lo stesso schema si ripete in persone diverse, suggerendo che esiste un’organizzazione coerente in tutti gli esseri umani. Questo codice a barre può essere utilizzato per analizzare le variazioni tra individui o in presenza di patologie. I ricercatori hanno anche scoperto un elemento ricorrente in queste sequenze, battezzato “centenia”, che si trova nei centromeri e lungo i bracci dei cromosomi. (Agenbio) 14.00