Dermatite nodulare contagiosa, un caso anche nel mantovano: oggi riunione dell’unità di crisi

Roma, 30 giugno 2025 (Agenbio) – Si tiene oggi una riunione della unità di crisi operativa fra ministero dell’Agricoltura e ministero della Salute con Regione Lombardia sul focolaio di dermatite nodulare contagiosa (Lsd) che è stato accertato in un allevamento di bovini in provincia di Mantova, dopo i due accertati in Sardegna.
Si tratta dei primi casi in Italia di questa malattia, normalmente non presente nell’Unione Europea che non colpisce l’uomo né direttamente né attraverso il consumo di carni e latte, ma per cui è richiesta, in caso di insorgenza, l’eradicazione immediata. Si sta cercando di capire come sia arrivata in Italia. La malattia si trasmette attraverso gli insetti ematofagi, come mosche, tafani e zanzare, e le zecche, e causa febbre, noduli sulla pelle e può anche portare alla morte. La dermatite nodulare contagiosa si è diffusa in alcuni Paesi dell’Europa sud-orientale (Grecia, Bulgaria e Paesi balcanici) a partire dal 2012, e finora un programma di vaccinazione ne aveva fermato la diffusione, tanto che dal 2019 non si erano più verificati casi.
Nei giorni scorsi sono state istituite delle zone di restrizione, sorta di ‘zone rosse’, più precisamente la zona di protezione in un raggio di 20 chilometri e la zona di sorveglianza di 50 entro cui è vietata di movimentazione di bovini per fiere e mercati, e quella di letame e liquami. Ma al contempo, in accordo con il Ministero della Salute, sono state autorizzate deroghe “importanti” per evitare blocchi produttivi che riguardano il trasporto del latte agli stabilimenti di trasformazione e ai caseifici. (Agenbio) 11.00