Roma, 2 giugno 2025 (Agenbio) – La miopia è una realtà che rischia di divenire una condizione patologica su vasta scala. Se non si interviene entro il 2050, la metà dei bambini e dei ragazzi potrebbe essere miope. Il dato è emerso nel corso del Congresso della Società Italiana di Pediatria (Sip), la miopia riguarda il 36% dei bambini tra 5 e 19 anni con un aumento del 50% negli ultimi 30 anni.
Se ieri la miopia insorgeva attorno ai 12-13 anni, oggi inizia molto prima e progredisce più in fretta. L’insorgenza precoce porta a un maggiore allungamento del bulbo oculare e predispone a complicanze come il distacco di retina, la cataratta precoce e il glaucoma. A spiegarlo è stato Paolo Nucci, ordinario di Oftalmologia all’Università degli Studi di Milano e presidente della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo (Siops). Ma quali sono le cause di una insorgenza così precoce? L’uso prolungato di tablet e smartphone e il tempo passato a leggere o studiare da vicino riducono l’esposizione alla luce naturale e aumentano il rischio. L’attività all’aperto è la migliore alleata della prevenzione: i bambini devono trascorrere più tempo lontano dagli schermi. Infine le terapie. L’atropina agisce attraverso meccanismi biochimici complessi, mentre le lenti a defocus modificano il modo in cui l’occhio riceve gli stimoli visivi. La sfida è combinare le due strategie in soggetti premiopi. Allo stato la terapia risulta efficace su sei bambini su dieci. (Agenbio) 09.00