Roma, 22 maggio 2025 (Agenbio) – Una foto come un semplice selfie “contiene informazioni importanti che potrebbero contribuire a orientare il processo decisionale clinico dei medici e le terapie per pazienti” afferma Hugo Aerts, direttore di Ai in Medicine del Mass General Brigham e autore della ricerca che ha notato il potenziale diagnostico di FaceAge. Questo particolare algoritmo ha infatti previsto gli esiti di sopravvivenza al cancro in base ai dati incamerati dalle foto dei volti dei pazienti. La ricerca è stata pubblicata sul The Lancet Digital Health ed ha dimostravo che le immagini delle persone come biomarcatori dell’invecchiamento possono essere clinicamente significative. L’età apparente di una persona rispetto a quella anagrafica è molto importante, i risultati dello studio dimostrano infatti che coloro che dimostrano meno anni di quelli che hanno ottengono risultati migliori dopo la terapia oncologica. (Agenbio) Ala 14.00
