Roma, 5 maggio 2025 (Agenbio) – Secondo una mega-analisi con 136 studi in materia realizzati su 411.430 persone, la prima generazione ad aver utilizzato tecnologie digitali come computer, e-mail e smartphone avrebbe abbassato i rischi del declino cognitivo e, senza saperlo, rafforzato le proprie capacità mentali. Si tratta del 58% degli anziani che negli ultimi vent’anni si è dedicato all’utilizzo delle nuove tecnologie esercitando il cervello attraverso attività di problem solving, ideazione e comprensione del pensiero intelligente. Il progetto degli studiosi è quello di verificare gli effetti neurologici a lunga scadenza del “vivere online” e uno degli autori Michael Scullin, ha osservato che «una coerenza simile nei dati emersi è un risultato raro nella scienza anche considerando il fatto che nell’esame dei risultati sono stati tenuti presenti i vari fattori relativi a differenze educative, socio-economiche, di salute delle persone coinvolte». (Agenbio) Ala 12.00