Roma, 28 aprile 2025 (Agenbio) – Un lavoro di squadra che comprende specialisti che insieme al medico di base possa aiutare il paziente ad avere una diagnosi tempestiva sulla malattia di Alzheimer avvalendosi anche dei nuovi strumenti diagnostici basati sull’analisi del sangue a breve disponibili. A parlarne nel suo libro è Gennaro Barbato, neurologo napoletano, “La Malattia di Alzheimer nell’ambulatorio di Neurologia delle cure primarie: approfondimenti pratici sulla diagnosi precoce e sulle nuove strategie di trattamento” . Individuare le prime alterazioni che compaiono nel cervello quando i pazienti sono ancora asintomatici è fondamentale per arginare i sintomi della malattia che sfocia nella demenza nei suoi diversi stadi. La diagnosi precoce consente di pianificare la propria vita, dall’aspetto lavorativo e finanziario così come fare cambiamenti nella gestione della propria condizione medica. A disposizione ci sono diversi farmaci sintomatici con i quali si cerca “di ottimizzare il funzionamento giornaliero del soggetto”. I biomarcatori comprendono la PET-amiloide, i biomarcatori del liquor e quelli plasmatici che seguono il percorso di accumulo della beta-amiloide e della tau. Il risultato alterato di questi biomarcatori è sufficiente per stabilire la diagnosi e per iniziare un eventuale trattamento. (Agenbio) 09.00