Ricerca università di Pisa: Migrazione sanitaria, i pazienti del sud scelgono gli ospedali del nord

Roma, 25 febbraio 2025 (Agenbio) – La sanità in Italia a due velocità, ogni anno oltre mezzo milione di italiani si sposta da una regione all’altra per ricevere cure mediche. Una migrazione che evidenzia anche il rapporto di fiducia dei pazienti rispetto alle strutture di cura presenti nella propria regione. A rivelarlo uno studio dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista Papers in Regional Science: il flusso sanitario migratorio dalle regioni meridionali a quelle settentrionali ammonta a svariati miliardi di euro. Nel 2019 ha raggiunto 3,7 miliardi di euro andati dal Sud al Nord del Paese per prestazioni non erogate nella regione di residenza sanitaria. Lo studio pubblicato sulla rivista Papers in Regional Science e condotto da Giovanni Carnazza, ricercatore del dipartimento di Economia e Management, in collaborazione con Raffaele Lagravines, Paolo Liberati e Irene Torrini rispettivamente delle Università di Bari, Roma Tre e Bocconi di Milano ha analizzato il fenomeno della mobilità sanitaria in Italia dal 2002 al 2019. Le regioni più colpite dalla ‘fuga sanitaria’ sono Calabria, Campania e Puglia che perdono ingenti somme di denaro per coprire le spese dei propri cittadini che devono essere curati altrove. Al contrario, regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si confermano tra le destinazioni più richieste, con guadagni superiori ai 300 milioni di euro annui. Tra le regioni virtuose, la Toscana, che secondo lo stesso studio, nel 2019 ha registrato un saldo positivo di circa 139 milioni di euro, in particolare per centri come l’ospedale di Careggi a Firenze, l’Azienda ospedaliera-universitaria di Pisa e la Fondazione Monasterio, e per l’alta specializzazione in settori come l’oncologia, la cardiochirurgia e i trapianti. (Agenbio) 09.00