Roma, 11 agosto 2023 (Agenbio) – Potrebbe portare ad una validazione del meccanismo di funzionamento di un protocollo innovativo per nuovi farmaci contro gravi malattie neurodegenerative l’esperimento lanciato con successo mercoledì 2 agosto verso la Stazione Spaziale Internazionale, frutto di una collaborazione internazionale che coinvolge diversi istituti accademici e l’azienda israeliana SpacePharma. L’Italia partecipa con Università Milano-Bicocca, Università di Trento, Fondazione Telethon, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
L’esperimento potrebbe fornire un possibile modo per confermare il meccanismo molecolare alla base di una nuova tecnologia di ricerca farmacologica denominata Pharmacological Protein Inactivation by Folding Intermediate Targeting (PPI-FIT). L’approccio si basa sull’identificazione di piccole molecole (dette ligandi), in grado di unirsi alla proteina che costituisce il bersaglio farmacologico durante il suo processo di ripiegamento spontaneo, evitando così che questa raggiunga la sua forma finale.
“La capacità di bloccare il ripiegamento di specifiche proteine coinvolte in processi patologici apre la strada allo sviluppo di nuove terapie per malattie attualmente incurabili”, spiega Pietro Faccioli, professore dell’Università Milano-Bicocca, ricercatore dell’INFN, coordinatore dell’esperimento e co-inventore della tecnologia PPI-FIT. (Agenbio) Cdm 11:00.