Alzheimer, batteri intestinali alterati possibile segno precoce della malattia

Roma, 7 luglio 2023 (Agenbio) – Le persone in fase precoce e asintomatica di Alzheimer hanno un assortimento di batteri intestinali molto diverso da quello dei coetanei sani. La scoperta, firmata da ricercatori della Scuola di medicina della Washington University di St. Louis e pubblicata su Science Translational Medicine, potrebbe aprire la strada a forme molto semplici e diffuse di screening precoce della patologia.

Nello studio sono state coinvolte 164 persone cognitivamente integre che hanno fornito campioni di feci, sangue e liquido cerebrospinale, mentre tenevano diari alimentari e si sottoponevano periodicamente a esami di imaging cerebrale.

Circa un terzo presentava i segni precoci della malattia di Alzheimer: gli esami del cervello e del liquor, ovvero il liquido che lo pervade, mostravano tracce dell’accumulo delle due proteine neurotossiche caratteristiche della malattia. Le analisi hanno rivelato che queste stesse persone con Alzheimer preclinico avevano anche batteri intestinali molto diversi, per composizione e per i processi biologici in cui erano coinvolti, rispetto ai partecipanti sani, pur seguendo spesso la stessa dieta. Queste differenze correlavano con i diversi livelli di proteine tau e amiloide accumulati nel loro cervello. (Agenbio) Etr 09:00.