L’infezione da HIV lascia un “ricordo” nelle cellule

Roma, 2 gennaio 2023 (Agonb) – Sebbene la terapia antiretrovirale abbia reso l’HIV una malattia gestibile, le persone che vivono con l’HIV spesso soffrono di infiammazione cronica che può esporli a un rischio maggiore di sviluppare comorbilità come malattie cardiovascolari e disfunzioni neurocognitive. Ora, un nuovo studio pubblicato su Cell Reports spiega perché potrebbe verificarsi e come la soppressione o addirittura l’eradicazione dell’HIV nel corpo potrebbe non risolverla.

I ricercatori della George Washington University hanno mostrato come una proteina dell’HIV alteri permanentemente le cellule immunitarie in un modo che le induce a reagire in modo eccessivo ad altri agenti patogeni. Quando la proteina viene introdotta nelle cellule immunitarie, i geni in quelle cellule associate all’infiammazione si attivano o si esprimono. Questi geni pro-infiammatori rimangono espressi anche quando la proteina dell’HIV non è più nelle cellule.

Secondo i ricercatori, questa “memoria immunologica” dell’infezione da HIV originale è il motivo per cui le persone che vivono con l’HIV sono suscettibili a un’infiammazione prolungata, esponendole a un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e altre comorbidità. (Agonb) Etr 10:00.