Maggiore assunzione di vitamina K legata a un minor rischio di fratture ossee in tarda età

Roma, 21 dicembre 2022 (Agonb) – Una ricerca del Nutrition and Health Innovation Research Institute dell’australiana Edith Cowan University ha rivelato che il rischio di fratture in tarda età  si può ridurre: svolto in collaborazione con la University of Western Australia, lo studio ha esaminato la relazione tra i ricoveri per fratture e l’assunzione di vitamina K1 in quasi 1400 donne anziane per un periodo di 14,5 anni utilizzando il Perth Longitudinal Study of Aging Women.

Secondo la ricerca, pubblicata su Food & Function, le donne che consumavano più di 100 microgrammi di vitamina K1 – equivalenti a circa 125 g di verdure a foglia scura (spinaci, cavoli, broccoli), o a una/due porzioni di verdure – avevano il 31% in meno di probabilità di avere fratture rispetto alle partecipanti che ne consumavano meno di 60 microgrammi al giorno, l’attuale linea guida di assunzione in Australia.

I risultati sono stati ancora migliori per quanto riguarda le fratture dell’anca: coloro che hanno mangiato più vitamina K1 hanno visto ridursi di quasi la metà il rischio di ospedalizzazione (49%). Gli autori dello studio suggeriscono pertanto che la quantità ideale di vitamina K1 sia superiore ai 100 microgrammi al giorno. (Agonb) Cdm 09:00.