Restare svegli fino a notte fonda aumenta il rischio diabete e infarto

Roma, 29 settembre 2022 (Agonb) – In base a uno studio pubblicato sulla rivista Experimental Physiology, chi ama fare tardi la sera e si sente più vigile nella seconda parte della giornata fa anche più fatica a utilizzare le riserve di grasso per produrre energia rispetto ai tipi mattinieri. L’accumulo di grasso nell’organismo è legato maggiori probabilità di sviluppare problemi cardiovascolari e diabete. Gli scienziati della Rutgers University nel New Jersey hanno classificato 51 partecipanti in “gufi” e “allodole” a seconda della propensione a essere più attivi la sera o la mattina, e per ciascuno hanno analizzato composizione corporea, sensibilità all’insulina e metabolismo di grassi e carboidrati. Per una settimana i volontari hanno dovuto seguire un’alimentazione controllata e sono stati esaminati sia a riposo, sia dopo due sessioni di allenamento da 15 minuti sul tapis roulant, una moderata e una intensa. Le “allodole”, rispetto ai “gufi”, bruciano più grasso per produrre energia sia a riposo sia durante l’attività fisica, e sono più sensibili all’insulina. Di contro, chi è più attivo nelle ore serali è più spesso insulino-resistente. Il corpo dei “gufi”, inoltre, predilige i carboidrati ai grassi come forma di energia, ed è più facile che i grassi non bruciati si accumulino favorendo sovrappeso, diabete e malattie cardiovascolari. (Agonb) Etr 12:00