Longevità, l’attività fisica può avere un ruolo più forte dei geni

Roma, 26 settembre 2022 (Agonb) – Precedenti ricerche hanno dimostrato che una scarsa attività fisica e un maggiore tempo trascorso seduti sono associati a un rischio maggiore di morte. Il rischio cambia se una persona è geneticamente predisposta a vivere una lunga vita? Questa è la domanda a cui i ricercatori della Herbert Wertheim School of Public Health and Human Longevity Science dell’Università della California San Diego hanno deciso di rispondere in uno studio pubblicato nell’edizione online del Journal of Aging and Physical Activity.

“L’obiettivo di questa ricerca era capire se le associazioni tra attività fisica e tempo sedentario con la morte variavano in base a diversi livelli di predisposizione genetica alla longevità”, ha affermato l’autore principale Alexander Posis. Lo studio prospettico ha rilevato che livelli più elevati di attività fisica leggera e di attività fisica da moderata a vigorosa erano associati a un minor rischio di morte. Un tempo sedentario più elevato, al contrario, è stato associato a un rischio maggiore di mortalità. Queste associazioni erano coerenti tra le donne che avevano diversi livelli di predisposizione genetica alla longevità. (Agonb) Cdm 10:00.