Demenza, mangiare “sporco” aumenta il rischio

Roma, 24 agosto 2022 (Agonb) – Consumare cibi ultra-processati, come bibite, snack salati e merendine dolci, ricchi di zuccheri aggiunti, grassi e sale e poveri di proteine e fibre, potrebbe essere associato a un maggior rischio di sviluppare demenza. È quanto emerso da uno studio coordinato dalla Tianjin Medical University, in Cina. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Neurology.

Il team di ricerca ha analizzato i dati di 72.083 persone, di età superiore a 55 anni e senza diagnosi di demenza, contenuti nella biobanca del Regno Unito. Dall’analisi è emerso che a distanza di 10 anni, 518 persone avevano sviluppato la demenza, tra cui 105 con consumi bassi di quegli alimenti e 150 con consumo più alto. il team di ricerca ha osservato una probabilità aumentata di demenza del 25% per ogni aumento del 10% dell’assunzione giornaliera di cibi ultra-processati. Sostituendo il 10% con alimenti non trasformati come frutta fresca, verdura, legumi, latte e carne, il rischio di demenza potrebbe ridursi del 19%. (Agonb) Etr 10:00.