Lettera di affiliazione per la proposta di un Centro Nazionale per la Biodiversità

Lettera di affiliazione per la proposta di un Centro Nazionale per la Biodiversità inviata dal presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna, alla presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, al docente del Dipartimento di Biologi dell’Università degli Studi di Padova, Telmo Pievani, e alla docente del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles
Darwin” dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Isabella Saggio.

 

L’Ordine Nazionale dei Biologi ha avuto modo di visionare l’Abstract della Proposta Progettuale per il Centro Nazionale per la Biodiversità, in corso di presentazione dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dagli altri 24 enti pubblici di ricerca (22 Università pubbliche e 2 E.P.R.) ed esprime il seguente parere.

L’istituzione di un Centro Nazionale sulla Biodiversità è vista molto positivamente in quanto permette la realizzazione di una infrastruttura nazionale dedicata alla ricerca nell’ambito della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, come strumento indispensabile per affrontare le sfide legate alla sostenibilità ambientale.

L’Ordine Nazionale dei Biologi (di seguito ONB) è l’ordine professionale che riunisce tutti gli esercitanti la professione di biologo in Italia, circa 60.000 iscritti. Rappresenta una categoria di professionisti che operano sia nel privato che nel pubblico e svolgono la loro attività come professionisti, ricercatori, docenti.

Tra i focus più importanti della nostra professione vi è la conservazione della biodiversità. Attività che viene svolta sia all’interno delle Università e dei centri di ricerca (CNR, ENEA, CREA, solo per citarne alcuni), sia nel settore privato intervenendo negli svariati ambiti della tutela e valorizzazione della biodiversità a fianco di amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini.

Questa diversità di ambiti operativi, in cui svolgiamo la nostra professione, ci aiuta a interagire e supportare i nostri interlocutori nella realizzazione delle proprie azioni istituzionali, siano esse amministrazioni pubbliche piuttosto che aziende private.

Così come una buona conoscenza degli strumenti tecnico-operativi nello sviluppare sistemi efficienti di tutela e valorizzazione della biodiversità ci permette di proporre soluzioni innovative e comunicare con efficacia ai nostri interlocutori.

La nostra conoscenza dei territori, inoltre, ci rende consapevoli che una corretta strategia di conservazione della biodiversità deve saper dialogare anche con le politiche di sviluppo locale e globale. Così come siamo consapevoli che un buon sistema di Ricerca deve saper comunicare i propri risultati.

I biologi italiani sono presenti su tutto il territorio nazionale. La nostra distribuzione capillare nelle diverse regioni e sui singoli territori ci aiuta a conoscere dal basso le problematiche territoriali di sviluppo economico e conservazione della biodiversità. Queste due facce della stessa medaglia sono spesso in conflitto tra loro a causa di una scarsa capacità di comunicazione. Siamo convinti che una strategia efficace di tutela e valorizzazione della biodiversità passa per un altrettanta efficace strategia di comunicazione.

Se l’obiettivo del Green Deal europeo è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente, e se con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) l’Italia vuole ottenere risultati concreti dalla transizione ecologica, i sistemi territoriali locali, intesi come tessuto economico, organizzazione sociale e sistema ambientale, dovrebbero essere coinvolti anche nel sistema della ricerca proposto con il Centro Nazionale per la Biodiversità (CNB).

I biologi, pertanto, sono in grado di contribuire e accompagnare le azioni del Centro Nazionale sulla Biodiversità offrendo un contributo concreto alla diffusione dei risultati raggiunti e soprattutto facilitando il trasferimento delle competenze sui territori.

In sintesi, le azioni che l’ONB, attraverso il suo organo operativo di settore, il Coordinamento Nazionale dei Biologi Ambientali (CNBA), potrebbe mettere in campo, nell’ambito del CNB, fanno riferimento alle seguenti azioni: comunicazione ambientale, formazione di nuove figure professionali, trasferimento delle competenze e delle conoscenze a livello territoriale, Citizen science, Educazione alla sostenibilità, monitoraggio e analisi della biodiversità, progettazioni di soluzioni innovative a tutela della biodiversità (Nature-Based Solutions NBS –

Animal-Aided Design AAD ecc.), solo per citarne alcune.

Pertanto, con la presente, l’Ordine Nazionale dei Biologi chiede di poter partecipare alla costruzione del CNB fornendo il proprio contributo nell’ambito dello SPOKE dedicato alla Comunicazione, senza naturalmente escludere la possibilità di dare il proprio contributo anche sulle altre tematiche.

In attesa di una risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti.

 

Sen dott. Vincenzo D’Anna

Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi

 

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