Prelievi capillari e venosi in Lombardia, aggiornamenti per i biologi

“Apprendo, ancorché con ritardo, che l’ordine del giorno proposto dall’Ordine Nazionale dei Biologi ed approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Lombardia, è stato recepito in un atto deliberativo all’interno del più vasto piano delle attività socio-sanitarie. Non posso che esprimere la mia totale soddisfazione innanzi a tale ulteriore conquista per i biologi in una regione ove per anni era stata negata loro la possibilità di acquisire le nozioni teoriche e pratiche per poter eseguire prelievi capillari e venosi sia presso strutture a gestione pubblica sia presso quelle a gestione privata, queste ultime sia accreditate che autorizzate. Un passo in avanti che consentirà ai biologi lombardi ulteriori possibilità occupazionali ed ai biologi titolari di strutture di laboratorio di poter provvedere all’esecuzione dei prelievi ematici”. Così il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna.

Nel dettaglio, in applicazione dell’atto deliberativo della Regione Lombardia n. XI/2672 del 16/12/2019 recante “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sanitario e socio-sanitario per l’esercizio 2020” si dà notizia che l’Ordine Nazionale dei Biologi provvederà ad organizzare per i biologi residenti nella Regione Lombardia, muniti di specializzazione, corsi per l’esecuzione di prelievi venosi e capillari. Questi ultimi in accordo con quanto disposto dalla richiamata deliberazione che testualmente recita “con riferimento alla nota del Ministero della Salute dell’8 luglio 2002, che attribuisce la possibilità di eseguire prelievi venosi e capillari da parte dei biologi, si conferma detta possibilità nei seguenti termini:

  • per tutto il personale con lauree in Scienze Biologiche regolarmente iscritto all’Albo Nazionale in possesso di un diploma di specializzazione attinente alla disciplina di laboratorio, che abbiano acquisito competenze teorico-pratiche certificate, per le strutture pubbliche dalla direzione sanitaria della Aspt e per le strutture private dalla Ats di riferimento territoriale;
  • in strutture che garantiscano la presenza o la pronta disponibilità di un medico nella struttura sanitaria, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private a contratto, accreditate o solo autorizzate”.

Pertanto, si darà prossimamente notizia agli iscritti dell’organizzazione di corsi prelievi in ossequio alle innanzi citate disposizioni regionali.