Ictus, nuovo test non invasivo per prevenirlo in chi è affetto da fibrillazione atriale

Roma, 19 novembre 2021 (Agonb) – Una ricerca del Massachusetts General Hospital, pubblicata su JACC – Cardiovascular Imaging, apre la strada a un test che, attraverso l’impiego della Pet con mezzo di contrasto, consente di individuare coaguli di sangue responsabili dell’ictus. La scoperta è molto importante per chi soffre di fibrillazione atriale e si pone come valida alternativa agli attuali esami molto invasivi.

Al momento, infatti, per individuare precocemente i grumi di sangue che spostandosi nei vasi cerebrali provocano l’ictus, bisogna sottoporsi a un’ecografia transesofagea, una sonda inserita nella prima parte del tubo digerente attraverso la bocca e che, dunque, richiede una sedazione. Lo studio diretto da David Sosnovik prevede, invece, l’impiego di un agente alla fibrina, la “colla” che unisce l’impasto del coagulo. In questo modo, i grumi di sangue diventano evidenti e facilmente individuabili. (Agonb) Etr 09:00.