I movimenti a due mani richiedono uno sforzo neurale maggiore man mano che le persone invecchiano

Roma, 5 novembre 2021 (Agonb) – La coordinazione bilaterale è la capacità di coordinare i lati sinistro e destro del corpo durante il movimento: quelli con una coordinazione bilaterale compromessa possono avere difficoltà con compiti come battere le mani o aprire barattoli. Esistono due tipi di coordinamento: in-phase e anti-phase. Durante il primo (come prendere una palla con entrambe le mani), gli stessi muscoli si contraggono su entrambi i lati in modo sincrono. Durante il secondo (come muovere entrambe le braccia dallo stesso lato contemporaneamente), i muscoli si contraggono in modo alternato.

Un team di ricercatori del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia ha scoperto che il declino legato all’età nel movimento bilaterale anti-phase è legato alle differenze nell’attività neurale alfa e beta. La ricerca, pubblicata sulla rivista Neurobiology of Aging, sostiene che i cambiamenti legati all’età nella coordinazione in-phase e anti-phase nelle persone anziane siano legati al fatto che questi processi sono controllati da diversi meccanismi nel cervello legati alle oscillazioni neurali.

Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno condotto un esperimento utilizzando l’elettroencefalografia e hanno scoperto che rispetto al gruppo più giovane, i soggetti più anziani mostravano una minore sincronizzazione tra i diversi lati del corpo durante i movimenti anti-phase. Questo spiega perché, ad esempio, con l’età diventi più difficile eseguire tali movimenti. (Agonb) Cdm 12:00.