I danni della plastica rimasta al sole in acqua

Roma, 24 settembre 2021 (AgOnb) – Il fenomeno dell’inquinamento da plastica, tra crisi climatica e pandemia, sembra essere a volte passato sottotraccia, ma rimane ancora un gigantesco problema da risolvere. Nuovi studi ci indicano per esempio che tutte quelle buste e quei materiali di plastica finiti in acqua saranno anche trasformati chimicamente dalla luce solare. I raggi a contatto con la plastica in acqua agiscono infatti sul materiale e causano il rilascio di molti composti, potenzialmente nocivi, ci dice una ricerca condotta dalla Woods Hole Oceanographic Institution. Pubblicato su Environmental Science & Technology, lo studio rivela i dettagli della presenza di decine di migliaia di molecole diverse, un numero molto elevato all’interno di un processo almeno 10 volte più complesso di quello che si pensava finora e viene ribadito come la luce solare può trasformare e liberare dalla plastica in composti organici solubili, come il carbonio organico disciolto (Doc), che restano poi in mare. Secondo gli autori, “modificando in maniera semplice i componenti dei prodotti l’industria della plastica può far sì che si rompano più facilmente una volta che hanno raggiunto la massima durata di vita” e dunque evitare questo fenomeno. (AgOnb) Gta 13:30