Dieta sana e riduzione del grasso corporeo: i primi soccorritori dell’11 settembre possono ancora ridurre il rischio di lesioni polmonari

Roma, 8 settembre 2021 (Agonb) – Undici settembre e malattie polmonari dei primi soccorritori: secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori della NYU Grossman School of Medicine e pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, perdere peso e ridurre il livello di grasso nel sangue può ancora oggi, a distanza di 20 anni, aiutare a prevenire le malattie polmonari nei vigili del fuoco esposti a livelli elevati di particelle fini da fuoco, fumo e sostanze chimiche tossiche l’11 settembre 2001.

L’elevato indice di massa corporea (BMI) e l’esposizione a livelli più alti di tossine derivanti dall’attacco al World Trade Center sono stati i due maggiori fattori di rischio per la funzione polmonare ridotta: i ricercatori hanno ora identificato un gruppo di cinque fattori che possono predirla. Insieme all’eccesso di grasso corporeo, la combinazione di insulino-resistenza, ipertensione e aumento dei livelli di zucchero e colesterolo nel sangue sono componenti della cosiddetta sindrome metabolica, un gruppo di problemi medici noti per aumentare il rischio di malattie cardiache, ictus e diabete. La regolazione di almeno uno di questi fattori, hanno scoperto i ricercatori nel recente studio, può ridurre notevolmente il rischio di sviluppare malattie polmonari entro cinque anni, anche 20 anni dopo le esposizioni tossiche.

Studiando 100 vigili del fuoco operativi l’11 settembre e in sovrappeso, il team ha scoperto che l’assunzione di una dieta mediterranea ipocalorica con cereali non raffinati, olio d’oliva, frutta e pesce può ridurre il rischio di malattie polmonari. Coloro che hanno seguito questo regime per sei mesi hanno perso quasi 2 punti BMI (in media da 33 a 31) e hanno avuto meno segni di malattia polmonare rispetto a quelli riportati prima del periodo di studio. Si tratta della più lunga e approfondita esplorazione dell’impatto della sindrome metabolica sul danno polmonare nei soccorritori dell’11 settembre e, secondo gli autori, potrebbe avere un impatto anche su milioni di abitanti delle città esposti quotidianamente all’inquinamento atmosferico. (Agonb) Cdm 12:00.