Biosensori sottili ed estensibili stampati in 3D potrebbero rendere la chirurgia più sicura

Roma, 30 giugno 2021 (Agonb) – Rendere gli interventi chirurgici più semplici e sicuri: un obiettivo che potrebbe essere raggiunto grazie a sensori stampati in 3D che consentono la registrazione e l’imaging simultaneo di tessuti e organi durante le procedure. A sviluppare i relativi bioinchiostri, un team di ricerca del Los Alamos National Laboratory e della Purdue University, come descritto nello studio pubblicato su Nature Communications.

“La registrazione e l’imaging simultanei potrebbero essere utili durante un intervento chirurgico al cuore per localizzare regioni critiche e guidare interventi chirurgici come una procedura per ripristinare i normali ritmi cardiaci – ha affermato Chi Hwan Lee, assistente alla Purdue University. Il laboratorio di Los Alamos è responsabile della formulazione e della sintesi dei bio-inchiostri, con l’obiettivo di creare un materiale ultra-morbido, sottile ed elastico per biosensori in grado di interfacciarsi perfettamente con la superficie degli organi tramite stampa 3D.

“I materiali in silicone sono liquidi, per cui è molto difficile stampare in 3D senza problemi di cedimento e scorrimento durante la stampa – ha affermato Kwan-Soo Lee, del gruppo di diagnostica e ingegneria chimica di Los Alamos -. È emozionante aver trovato un modo per creare inchiostri stampati che non presentano alcuna deformazione della forma durante il processo di polimerizzazione”. I bio-inchiostri sono più morbidi del tessuto, si estendono senza subire la degradazione del sensore e hanno un’adesione naturale affidabile alla superficie bagnata degli organi senza bisogno di ulteriori adesivi. (Agonb) Cdm 09:00.