Tarme della farina, via libera dall’Ue: “Si possono mangiare”. Biologi pronti a raccogliere la sfida dei “novel food”

Mancava solo l’ufficialità: ora anche quella è arrivata. Gli stati membri hanno infatti approvato una proposta della Commissione europea che consente il consumo delle “larve gialle essiccate” come alimento. Si tratta, nel caso specifico, del Tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor), un coleottero meglio noto come tarma della farina. L’insetto potrà essere usato intero, seccato, come snack oppure anche in polvere nei prodotti proteici, in biscotti o cibi a base di pasta. In poche parole, potrà essere immesso in commercio anche come farina, paradossalmente con la stessa funzione di quell’alimento di cui è considerato tra i principali infestanti (attratto com’è, da magazzini, silos o mulini, per la presenza di sostanze di cui si nutre: sfarinati, crusche, paste alimentari e biscotti). La decisione formale della Commissione europea sarà adottata nelle prossime settimane e fa parte della strategia “Farm to Fork” che considera gli insetti “una fonte proteica alternativa che può supportare la transizione dell’Ue verso un sistema alimentare più sostenibile” (la stessa Fao li qualifica “come una fonte di cibo sana e altamente nutriente, ricca di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali”). Quella presa dall’Ue è la prima autorizzazione al commercio, nel Vecchio Continente, degli insetti per il consumo alimentare umano e segue, di pochi mesi, l’analogo “via libero” da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). Proprio l’European Food Safety Authority, infatti, si era espressa favorevolmente in merito alla relazione presentata da un’azienda francese la quale aveva indicato le larve essiccate come ingrediente da aggiungere integralmente oppure sotto forma di polvere ad altre pietanze. Sullo stesso argomento ed un particolare sul ruolo dei Biologi, pronti a raccogliere la sfida dei “novel food“, la dott.ssa Stefania Papa, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi, di cui è delegata in materia di Sicurezza Alimentare, ha scritto un approfondito articolo pubblicato sul numero di gennaio del Giornale dei Biologi online, che vi riproponiamo in questa stessa sede.

Clicca qui per leggere l’articolo della dott.ssa Papa (è a pagina 8)