Scoperte italiane aprono alla diagnosi precoce del Covid

Roma, 18 marzo 2021 (AgOnb) – Pubblicate sulle riviste “Diagnostics” e “Scientific Reports” le scoperte, che aprono la strada alla diagnosi precoce condotte dalla Task Force Covid 19 del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli, che permetteranno di sapere subito quanto sia contagiosa una persona positiva al tampone molecolare e capire quanto sia grave il decorso di un malato di Covid. La prima scoperta pubblicata su “Diagnostics” da Ettore Capoluongo e Massimo Zollo, dell’Università Federico II di Napoli e principal investigator del Ceinge, con il supporto del Coronet Lab del Ceinge, ha portato al primo kit per misurare la carica virale. Le spie molecolari del virus sono (sgN e sgE) soprattutto sgN è legato a una maggiore carica e infettività virale e secondo Capoluongo, “potrebbe rivelarsi utile anche nelle strategie vaccinali”. Il test capace di rilevarlo è pronto e “coperto da brevetto”, dice l’amministratore delegato del Ceinge, Mariano Giustino. “Abbiamo già avviato contatti – aggiunge – per la produzione di un kit per applicazioni cliniche”. La seconda scoperta invece pubblicata su “Scientific Reports” dal gruppo del Ceinge guidato da Margherita Ruoppolo e Giuseppe Castaldo, dell’Università Federico II di Napoli, si basa dall’analisi di un campione di sangue. La spia che si cerca è la famiglia di molecole “ceramidi”, la loro concentrazione rivela se il Covid assumerà o meno una forma grave. “E possibile pensare di poter utilizzare tali marcatori per valutare l’efficacia del trattamento terapeutico dell’infezione da coronavirus in pazienti affetti da una forma grave – osserva Ruoppolo -. Per le varie applicazioni cliniche di questo test – afferma Giustino – abbiamo depositato l’idea e siamo in attesa del brevetto definitivo”. (AgOnb) Mmo 11:00