L’Iss pubblica nuovi protocolli per la diagnosi precoce dell’autismo

Roma, 26 febbraio 2021 (AgOnb) – Scoperti nuovi percorsi e protocolli per la diagnosi precoce dell’Autismo. Fari puntati sui bambini ad alto rischio “sorvegliati” dal Network NIDA,  i cui risultati sono stati resi noti durante il webinar “Rete per l’Autismo: protocolli diagnostici e terapeutici strategici per il servizio sanitario nazionale” realizzato dal progetto di rete “Italian Autism Spectrum Disorders Network: filling the gaps in the National Health System care” coordinato dall’Iss, in collaborazione con IRCCS Eugenio Medea, IRCCS Stella Maris, IRCCS Bambino Gesù, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Il progetto, evidenzia l’efficacia del modello NIDA sulla popolazione ad alto rischio per disturbo del neuro-sviluppo. Sono stati sperimentati percorsi e protocolli di riconoscimento e diagnosi precoce, anche attraverso piattaforme tecnologiche, con la creazione di web community tra pediatri e servizi specialistici di Neuropsichiatria Infantile. Ciò ha permesso l’identificazione di un protocollo clinico e un pannello multi-omico di biomarcatori in grado di prevedere l’evoluzione di un bambino verso una diagnosi di “Disturbo di Spettro Autistico” e una maggiore responsività a un intervento riabilitativo precoce. “I fratelli minori di bambini già con disturbo dello spettro autistico hanno un rischio maggiore di sviluppare un disturbo dello spettro”, spiega Maria Luisa Scattoni, coordinatrice Nazionale del Network NIDA e dell’Osservatorio Nazionale Autismo. “I test clinici ora permettono una diagnosi attendibile a partire dai 2 anni, è fondamentale sapere cosa avviene nei primi 18 mesi di vita, vi è evidenza che l’individuazione precoce e un tempestivo intervento possono ridurre l’interferenza sullo sviluppo e attenuare il quadro clinico finale”. Applicato prima solo in 4 regioni, ora NIDA si applica in tutta Italia “La rete dei servizi educativi della prima infanzia, dei pediatri, delle neonatologie e terapie intensive neonatali e delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza” – chiarisce Giovanni Rezza, dir. gen. e coordinatore della Cabina di Regia Autismo del ministero della Salute – “è stata potenziata. L’obiettivo è quello di promuovere una efficace osservazione per monitorare la traiettoria di neuro-sviluppo del bambino e inviarlo ad una valutazione specialistica tempestiva”. Il NIDA ha creato un protocollo facile da usare attraverso: analisi delle competenze vocali, motorie e sociali, in concomitanza ad analisi neurofisiologiche e neurobiologiche. (AgOnb) Mmo 11:00