Meno traffico, ma durante il lockdown i livelli di ozono superficiale potenzialmente dannosi sono aumentati

Roma, 8 gennaio 2021 (Agonb) – Un nuovo studio ha rivelato che il minor traffico sulle strade durante il primo lockdown ha portato sì a una riduzione dell’inquinamento atmosferico, ma potrebbe aver anche causato un aumento dei livelli di ozono superficiale potenzialmente dannosi. Lo studio, condotto dall’Università di York, mostra che i livelli di biossido di azoto (NO2) sono diminuiti in media nel Regno Unito del 42%, ma l’ozono superficiale (O3) è aumentato in media dell’11%.

L’ozono superficiale, o troposferico, può innescare una serie di problemi di salute, in particolare per i bambini, gli anziani e le persone di tutte le età che hanno malattie polmonari come l’asma. “Il problema è stato creato dal cambiamento nella chimica tra NOx (ossido di azoto) e O3 – ha detto James Lee del Dipartimento di chimica e del Centro nazionale per la scienza atmosferica -. Il motivo principale è il cambiamento nei livelli di biossido di azoto, ma il clima caldo e soleggiato di aprile e maggio ha anche aumentato il livello di ozono. Di conseguenza, abbiamo riscontrato che la radiazione UV in tutto il Regno Unito era più alta nel 2020 rispetto agli anni precedenti, con i maggiori aumenti nell’Inghilterra meridionale”. (Agonb) Cdm 10:00.